“I consigli di disciplina nell’ordinamento professionale, l’azione disciplinare e le responsabilità disciplinari del geometra” è il titolo del nuovo corso di formazione online di Geo.Val. Esperti in estimo immobiliare, che si terrà il 18 dicembre 2024 (clicca QUI per leggere la news).
Un appuntamento che si distingue perché si pone l’obiettivo di offrire agli associati una solida comprensione dell’ordinamento professionale e dell’operato dei Consigli di disciplina, dedicando una specifica attenzione alle responsabilità del geometra libero professionista.
In particolare, viene analizzata in modo dettagliato l’azione disciplinare ed il procedimento sanzionatorio, fino al ricorso avverso il provvedimento del CNGEGL.
Allo scopo di sottolineare il valore della sessione formativa, introduciamo gli interessati a un approfondimento sul tema, condotto con un’intervista al relatore Paolo Frediani.
Fra i contenuti del corso troviamo in elenco, al primo posto, una dettagliata analisi dell’articolo 8 del dpr 7 agosto 2012, numero 137. Perché questo punto è così fondamentale?
L’articolo 8 è fondamentale per due ragioni principali. La prima è di ordine funzionale: i corsi in materia di deontologia professionale rivolti ai geometri devono necessariamente trattare sia aspetti ordinamentali, sia deontologici. In questo corso, in particolare, si affronta la disciplina che l’articolo 8 ha introdotto, ovvero l’istituzione ed il funzionamento del Consiglio di disciplina. Esaminando la norma nella sua articolazione, si comprendono le finalità dell’organo di matrice amministrativa, autonomo rispetto al Consiglio del Collegio Territoriale.
Attraverso questa analisi, i partecipanti acquisiscono una conoscenza chiara della norma che regola tali organi, il loro ruolo e il loro funzionamento. Inoltre, e giungiamo alla seconda ragione, si soddisfa il requisito tecnico: un corso in materia deontologica – come già osservato – deve includere anche una componente ordinamentale. Questo garantisce una comprensione completa delle regole fondamentali che governano la nostra professione.
Quali sono gli illeciti in cui ricorrono più frequentemente gli iscritti alla Categoria?
Gli illeciti che si registrano con maggiore frequenza, in base all’esperienza maturata nei corsi, riguarda il mancato adempimento degli obblighi formativi. Il non raggiungimento dei 60 crediti formativi nel triennio formativo, obbligatori secondo le norme ordinamentali, rappresenta la maggiore causa di azioni disciplinari. Questo costituisce un illecito deontologico che, purtroppo, coinvolge numerosi professionisti. Un dato che posso confermare con certezza, in base ai moltissimi corsi in cui sono stato docente: la maggior parte delle azioni disciplinari registrate deriva proprio da questo inadempimento.
Nell’approfondito esame del Codice di deontologia unitamente all’attenta analisi dell’ordinamento professionale, quali sono le abilità che un geometra libero professionista potrà sviluppare grazie alla partecipazione al corso?
Più che di abilità, parlerei di conoscenze e competenze. La deontologia è parte integrante della qualità professionale: non si può essere buoni professionisti senza conoscere le regole che governano la professione ed in particolare quelle deontologiche che ricordo dono precettive. La norma deontologica, per sua natura, è atipica: riguarda molteplici condotte, non solo quelle strettamente professionali, ma anche quelle che il professionista tecnico assume nella sfera privata.
Un buon professionista non deve solo saper fare, ma anche poter fare. Questo significa agire in modo coerente con un quadro generale che include comportamenti etici e valori morali. La deontologia è il “diritto degli altri”, come ben definito dal professor Remo Danovi: riguarda il rispetto che il professionista deve a tutte le persone con cui entra in relazione, non solo clienti e colleghi, ma anche altre figure della sua quotidianità, come una cassiera, un magistrato o un tecnico comunale.
Il corso aiuta a interiorizzare questi valori e a riflettere su come l’etica professionale influenzi profondamente ogni aspetto della professione.
I suoi corsi combinano un approccio culturale ai fondamenti delle discipline con l’analisi degli aspetti normativo-regolamentari. Qual è il miglior consiglio che, in base alla sua esperienza, qualsiasi professionista dovrebbe annotare nello smartphone?
Il miglior consiglio è di mantenere sempre un approccio etico nelle proprie condotte. L’etica è il valore che guida ogni professionista a fare ciò che sente giusto, al di là delle competenze tecniche o dei doveri che egli assume nel momento si iscrive all’Albo. Ad esempio, non dovrebbe formarsi non solo perché è obbligato, ma perché lo ritiene moralmente corretto nei confronti dei clienti, a cui deve offrire prestazioni rispondenti ai migliori standard di qualità.
L’etica è una guida che spinge a migliorarsi continuamente, andando oltre il semplice adempimento degli obblighi normativi. In questo risiede il vero valore del professionista tecnico.
Come è nata l’idea di questo corso e quali sono i punti di forza di questa sessione formativa?
L’idea del corso nasce dalla mia passione per queste materie. Ho iniziato a occuparmi di deontologia nel 2010, partecipando e svolgendo diverse sessioni formative per interesse personale. Inizialmente, quando tenevo corsi su questo tema, la partecipazione era limitata. Con l’introduzione dell’obbligatorietà, è cambiato tutto: ora sono molti i colleghi che frequentano i corsi, spesso scoprendo quanto siano utili e interessanti.
Il punto di forza di questa sessione formativa è fornire una panoramica sull’azione disciplinare e sul funzionamento dei Consigli di disciplina, aiutando i partecipanti a capire meglio i meccanismi e le responsabilità della professione. Questo approccio consente di sviluppare una visione più ampia e consapevole del ruolo del geometra libero professionista.
Una riflessione finale: perché la formazione in deontologia è stata sottovalutata per così tanto tempo?
In passato, molti professionisti consideravano questi corsi poco rilevanti. Oggi, anche grazie all’obbligatorietà, stanno riscoprendo il loro valore. Non è solo una questione di obbligo, infatti, frequentare un corso di deontologia è un’opportunità per riflettere sul significato più profondo della professione e sul valore sociale che essa rappresenta. Spesso ricevo feedback positivi da colleghi che, inizialmente scettici, si sono in seguito resi conto di quanto queste tematiche siano fondamentali per riscoprire le radici dell’essere professionisti.
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