Seminario Geo.Val. Esperti 20 giugno 2024, intervista al relatore Alessandra Oppio

Seminario Geo.Val. Esperti 20 giugno 2024, intervista al relatore Alessandra Oppio

Fissato in agenda per il 20 giugno 2024, il seminario di Geo.Val. Esperti “L’ESTIMO DEL FUTURO: TRA VINCOLI NORMATIVI E RIGORE SCIENTIFICO” ha riunito a Roma studiosi che si incontreranno per confrontarsi sul cambiamento determinato dai fattori ESG nella valutazione immobiliare (QUI la pagina dedicata al seminario).

Nel panel scientifico (QUI il programma), interventi di relatori di primissimo piano come Alessandra Oppio, presidente di SIEVSocietà Italiana di Estimo e Valutazione e professore ordinario di Estimo presso il Politecnico di Milano. A lei abbiamo posto delle domande: le sue risposte introdurranno il professionista allo spessore delle tematiche trattate e all’opportunità di prendere parte all’iniziativa.

Qual è il posizionamento della disciplina dell’estimo e della valutazione rispetto al tema delle metriche ESG?
“Non si può gestire ciò che non si può misurare”. Negli ultimi anni sono cresciute in modo significativo le ricerche sulle metriche ESG, pubblicate su riviste scientifiche e nei report delle società di consulenza. Analizzando queste ricerche più nel dettaglio, emergono due principali elementi di criticità: la divergenza delle metriche ESG, con particolare riguardo allo scopo, al sistema dei pesi e dei criteri/indicatori, nonché la predominanza della E, ossia della componente ambientale, nella grammatica ESG.

Il disallineamento dei rating ESG e la loro conseguente scarsa comparabilità non gioca a favore della trasparenza dei mercati, ancor più alla luce della recente approvazione – da parte del Parlamento Europeo – della propria risoluzione legislativa sulla proposta di Regolamento, in materia di trasparenza e integrità delle attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG). In questo quadro la disciplina dell’estimo e della valutazione ha messo a punto da tempo numerosi dispositivi di valutazione a supporto di decisioni complesse, che richiedono una conoscenza approfondita dei trade-off tra componenti del valore, riconducibili non solo a dimensioni diverse (ambientale, sociale ed economica), ma anche rappresentative di una pluralità di punti di vista, e a beneficio di una maggior trasparenza del mercato.

Quali sono le traiettorie di ricerca più promettenti?
Alla luce dell’ammontare di risorse investite nei processi di rigenerazione urbana, una delle traiettorie di ricerca sulle quali indirizzare la ricerca nell’ambito dell’estimo e della valutazione è la definizione di infrastrutture di misurazione multidimensionali, capaci di leggere l’impatto sociale degli interventi di rigenerazione sotto il profilo delle sue componenti immateriali e della loro distribuzione spaziale. La presenza di un composito sistema di interessi di natura individuale, collettiva e anche generale, la trasversalità dei progetti che combinano azioni orientate al rinnovamento delle componenti fisiche della città con azioni rivolte alla rivitalizzazione delle attività economiche e al miglioramento della qualità della vita, l’elevata variabilità progettuale delle modalità di intervento, nonché la generazione di effetti tangibili e intangibili, sono caratteristiche ricorrenti dei processi di rigenerazione urbana che richiedono strumenti di valutazione adattivi e value-driven.

Quali sono le sfide più rilevanti per la disciplina dell’estimo e della valutazione?
La disciplina dell’Estimo e della Valutazione ha nella sua assiomatizzazione teorica la previsione quale carattere immanente del giudizio di stima. L’elevata complessità e incertezza dell’attuale contesto socio-economico pongono istanze di stima e valutazione che mettono a dura prova la capacità di previsione, richiedendo uno sforzo di formulazione di giudizi di un valore sostenibile a lungo termine, così come l’elaborazione di scenari che possano anticipare gli esiti delle decisioni di investimento. Su questi livelli si posizionano le sfide più urgenti per il nostro settore, che da sempre si connota per la capacità di rispondere a domande che richiedono l’esercizio di una logica valutativa aperta a una pluralità di saperi e l’impiego di modelli, capaci di migliorare la trasparenza e di condurre a risultati affidabili.

La docente ha, inoltre, messo a disposizione un abstract del suo intervento a Roma, che terrà in occasione del seminario di Geo.Val. Esperti “L’ESTIMO DEL FUTURO: TRA VINCOLI NORMATIVI E RIGORE SCIENTIFICO” (QUI per il download).

Per maggiori informazioni consulta il programma e la pagina dedicata al seminario.

QUI il programma

QUI la pagina dedicata al seminario

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