“La capitalizzazione ciclica” è il titolo del nuovo corso di formazione online di Geo.Val. Esperti in estimo immobiliare, che si terrà il 26 gennaio 2024 (QUI la news).
Allo scopo di sottolineare il valore della sessione formativa, introduciamo gli interessati a un approfondimento grazie all’intervista rilasciata dal relatore Maurizio D’Amato.
Professore, nella presentazione del corso viene sottolineata la possibilità di acquisire conoscenze che permetteranno di integrare il processo di valutazione con il ciclo di mercato. Quali sono i vantaggi che questo metodo rappresenta per il valutatore esperto?
I cicli di mercato esistono e sono una variabile rilevante nella nostra esperienza quotidiana. Vi sono alcuni segmenti di mercato delle income producing properties che sono caratterizzate da una ciclicità acuita dalla natura dei contratti che sempre più spesso passano da una mera statica contrattualistica ex 392/78 (contratti di locazione commerciale) a contratti di fitto di azienda che presentano parti fisse e variabili. La stessa riforma del 2014 per le grandi locazioni ha aperto, indirettamente, alla realizzazione di contratti che presentino componenti variabili. Il metodo consente di modellare anche contratti con canoni di locazione soggetti a questa variabilità.
Fra le esigenze dei professionisti la necessità di approfondire aspetti della metodologia income oriented denominata anche capitalizzazione ciclica, nota per la natura anticiclica del giudizio di valore. Perché?
È opportuno sottolineare che il modello proposto nel 2001, è dal 2017 entrato nelle IVS e non ha un’applicazione alla formulazione di tutti i giudizi di valore dell’income approach, ma solo a quelli affetti da ciclicità (quelli che le IVS chiamano cyclical asset). Può infatti verificarsi che, a causa della lunghezza del ciclo, per la natura del contratto oppure per le caratteristiche specifiche del segmento di mercato, rimanga efficace l’applicabilità della normale capitalizzazione diretta con crescita esplicita o meno, oppure l’applicazione dei modelli espliciti DCF nella loro forma tradizionale. La capitalizzazione ciclica è un ulteriore strumento nella “cassetta degli attrezzi” del valutatore, specialmente nel caso in cui la serie storica dei prezzi o dei redditi evidenzi una natura oggettivamente ciclica. La sua applicazione conferisce stabilità al giudizio di valore in funzione anti ciclica, conferendo maggiore stabilità al sistema economico.
Professore, quali sono i punti di forza del corso?
È bene chiarire che la procedura proposta non è entrata e non so se entrerà mai negli standard nazionali, ovvero nella pratica professionale dei valutatori. Tuttavia, il corso presenta una durata limitata e si concentra sulla formazione di base dei modelli a capitalizzazione ciclica, arricchendo il bagaglio culturale di un valutatore che, se anche non dovesse applicare una simile valutazione, sarebbe almeno in grado di leggerla sapendo che esiste.
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