“L’ordinamento e il codice di deontologia professionale dei geometri” è il titolo del prossimo corso di formazione di Geo.Val. Esperti, che si terrà online il 23 novembre 2023, dalle ore 15 alle 17 (QUI il programma del corso). Un appuntamento che fonda il focus dell’aggiornamento professionale sulla deontologia e i valori etici a cui si ispira, che rappresentano da sempre una virtù e un precetto fondamentale per i professionisti.
Con Paolo Frediani, libero professionista, pubblicista e docente alla Scuola Superiore della Magistratura, entriamo nel dettaglio del corso e approfondiamo i suoi contenuti, grazie a un colloquio con lo stesso ideatore del corso.
Su quali finalità formative si fonda il corso?
Il percorso didattico che si snoda nel corso vuole consentire al geometra la perfetta comprensione del valore della deontologia, o meglio conosciuto come “il diritto degli altri”, coloro che entrano in relazione con il professionista nella vita professionale e in quella privata, come viene definito dall’esperto Remo Danovi, docente di deontologia forense all’università degli studi di Milano, presidente del Consiglio Nazionale Forense e capo della delegazione italiana presso il Consiglio degli Ordini forensi europei. Alla trattazione di questo particolare aspetto, se ne aggiungono altri ugualmente rilevanti e fondanti, unitamente all’approfondimento del Codice, dell’articolato (Titoli e Sezioni) dei principi generali, della condotta, della prestazione, delle sanzioni disciplinari con commenti, esempi e dilemmi pratici.
Che cosa e perché parlare oggi di deontologia?
La deontologia professionale può definirsi l’insieme dei principi e delle regole di condotta che un determinato gruppo professionale deve osservare nell’esercizio della sua professione. La deontologia, in relazione alle professioni intellettuali indica, quindi, il complesso dei principi e delle regole che disciplinano particolari comportamenti del professionista, collegato all’esercizio della professione e all’appartenenza all’ordine o al collegio professionale.
Parlare della deontologia professionale e dell’etica a cui essa trova ispirazione è sempre una sfida importante. Lo è tanto di più se lo si fa per categorie tecniche (geometri, architetti, ingegneri, periti industriali) che, a differenza di quella forense, non hanno mai avuto nel tempo una trattazione dedicata a questo tema nonostante il ruolo di centralità che da sempre hanno nello sviluppo sociale ed economico del Paese. Diventa ancora più importante farlo oggi perché tali figure si trovano al centro di recenti importanti interventi legislativi (Superbonus su tutti) dove, inevitabilmente, i fronti di criticità professionale si moltiplicano. D’altra parte, i “luoghi di prova” etici e deontologici dell’agire professionale sono numerosi e dettati dalla trasformazione socioeconomica che ha coinvolto le figure professionali negli ultimi decenni.
Diventa perciò essenziale riprendere il tema del valore delle virtù storiche delle professioni, rimettendo al centro lo scopo sociale che queste attività hanno sempre racchiuso ed offerto alle comunità, attraverso i valori della dignità professionale, della responsabilità, del fondamento teoretico sul quale esse si radicano e su quel senso di “occupazione speciale” che le ha identificate nella sociologia del lavoro.
Porre al centro dell’attenzione la deontologia professionale equivale a sottolineare il ruolo svolto dalle categorie tecniche nella società?
Un tempo quando le società erano prevalentemente di carattere rurale con una scarsa alfabetizzazione, i professionisti, grazie alla loro formazione teoretica superiore, rappresentavano soggetti fondamentali per il loro funzionamento ed “anelli” di congiunzione essenziali nelle relazioni economiche e sociali. All’attualità pur con il progresso sociale ed economico accompagnato da una decisa e diffusa scolarizzazione, il forte sviluppo tecnologico delle società moderne che ne ha caratterizzato negli ultimi decenni la loro evoluzione e che richiede un alto tasso di specializzazione e peculiari competenze, ha di fatto lasciato inalterato, seppur a livelli diversi, il ruolo centrale e le responsabilità delle professioni. In buona sostanza le società, indipendentemente dalla loro evoluzione e dal loro progresso, non hanno mai potuto fare a meno delle speciali conoscenze offerte dalle professioni.
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